La sede di piazzale Tecchio (1956-65)
piazzale Tecchio, 80 – 80125 Napoli
Nel 1939 fu approntato e approvato il nuovo Piano Regolatore per Napoli, che prevedeva l’ubicazione della zona universitaria allo Scudillo. Successivamente, si pensò di suddividere la città Universitaria in tre sedi: la prima negli attuali locali dell’Università opportunamente ampliati, la seconda a Fuorigrotta per gli studi tecnici e la terza allo Scudillo per quelli di medicina. L’edificio di Piazzale Tecchio risponde all’esigenza di una nuova sede per la Facoltà di Ingegneria avvertita già negli anni Trenta, come testimoniano le proposte formulate su iniziativa di docenti quali Gastone Avolio de Martino e Girolamo Ippolito: tuttavia è nel decennio successivo che il preside Adriano Galli incarica Lugi Cosenza di progettare la sede del cosiddetto “triennio”. Negli anni ’50, all’indomani del ridimensionamento di una prima idea che avrebbe interessato l’intera area poi destinata allo stadio San Paolo, l’apporto del progettista è determinante nella definizione del complesso attuale, che si sviluppa a partire dal piazzale lungo il viale Augusto (la posa della prima pietra risale al 1956, mentre la didattica si svolge nella nuova sede a partire dal 1965). Dall’ingresso, attraverso un luminoso atrio in cui si libra il corpo di una ‘scala aperta’ metallica, si accede alla corte interna, occupata da un ampio giardino e intesa come centro ideale delle attività: si tratta di un’intuizione che rielabora lo schema tipologico del chiostro, ripreso del resto in molti coevi edifici universitari americani ed europei; importante è anche il ruolo della torre principale degli istituti nel panorama urbano in rapporto con la Mostra d’Oltremare, nonché i volumi sinuosi dei corpi della biblioteca e dell’aula magna. Si deve a Cosenza anche la trama dei mosaici policromi prospicienti l’ingresso e il cortile, realizzati rispettivamente da Paolo Ricci e Domenico Spinosa.

La sede di via Claudio (1969-80)
Via Claudio
Il complesso di Via Claudio, completato nel 1980 (l’appalto risale al 1969), fu concepito da Luigi Cosenza come un insieme articolato di più edifici, messo in relazione con un lotto dal contorno trapezoidale e con una variazione di quote determinante nella definizione della tipologia. Il protrarsi dei tempi di realizzazione e gli inserimenti attuati in corso d’opera hanno determinato un profilo più frammentato rispetto a quello dell’edificio di Piazzale Tecchio, ma reso vivace dal contrasto fra le tre aule grandi disposte su due livelli e le aule più piccole, separate da un cortile. Particolare importanza riveste inoltre lo stretto rapporto tra i vari corpi di fabbrica e il verde in cui si inseriscono, che rappresenta un tema indissolubile dall’architettura.

La sede di via Nuova Agnano (2001)
Via Nuova Agnano
Il complesso di Via Nuova Agnano sorge su progetto dell’architetto Pasquale Manduca, dopo appena due anni di lavori (l’intervento è conseguenza di un accordo stipulato nel 1999 tra l’Università Federico II e il Gruppo Giustino). L’idea di edificare un’ulteriore sede della Facoltà di Ingegneria corrispondeva alla volontà di attuare la decongestione delle strutture esistenti e assecondava le direttrici di espansione urbana verso Bagnoli. Da questo punto di vista la realizzazione della nuova struttura, che nella distribuzione funzionale e nella morfologia richiama il progetto di Luigi Cosenza per il complesso di Piazzale Tecchio, costituisce anche un fattore di contrasto al degrado dell’area.

Complesso Universitario di San Giovanni a Teduccio
Corso Protopisani 80146 San Giovanni a Teduccio
