Le Sedi

Complesso di Monte Sant'Angelo

Complesso Universitario di Monte Sant'Angelo. via Cinthia, Napoli

Il complesso di Monte Sant'Angelo rappresenta il più importante traguardo del partecipato e faticoso dibattito sul decongestionamento universitario, avviato a fine anni Sessanta. Se, a livello di Ateneo, la determinazione dell'allora rettore Giuseppe Cuomo e di un folto gruppo di docenti riuscì alla fine a piegare le non labili resistenze interne rispetto all'ipotesi di un nuovo polo collocato al di fuori del centro storico, non meno complessa risultò la vicenda urbanistica e amministrativa. Per l'area, allora quasi completamente agricola, di Monte Sant'Angelo venne stabilita una destinazione universitaria nel Piano regolatore generale presentato nel 1969 e adottato nel marzo 1970, ma l'ipotesi fu poi stralciata prima della finale approvazione nel 1972. Solamente con una successiva variante, del 1975, la zona fu restituita alla destinazione universitaria ipotizzata: nell'ambito della vasta area collinare, poi, la Soprintendenza ai Monumenti individuava in prossimità delle strade di accesso (via Cintia e via Terracina) e in prossimità del recente complesso residenziale privato (Parco San Paolo)un più ristretto perimetro irregolare all'interno del quale si poteva costruire, e dunque concentrare gli edifici universitari. La zona circostante, comprendente anche la sommità della collina, più ricca di valori paesistici, avrebbe dovuto rappresentare un vasto parco a servizio del complesso: ma proprio qui, immediatamente al di fuori del perimetro individuato, si andranno a sviluppare una serie di costruzioni abusive, che renderanno per opportunità ed economia della procedura impossibile espropriare anche l'area da destinare a parco.

La sede di piazzale Tecchio (1956-65)

piazzale Tecchio, 80 - 80125 Napoli

Nel 1939 fu approntato e approvato il nuovo Piano Regolatore per Napoli, che prevedeva l'ubicazione della zona universitaria allo Scudillo. Successivamente, si pensò di suddividere la città Universitaria in tre sedi: la prima negli attuali locali dell'Università opportunamente ampliati, la seconda a Fuorigrotta per gli studi tecnici e la terza allo Scudillo per quelli di medicina. L'edificio di Piazzale Tecchio risponde all'esigenza di una nuova sede per la Facoltà di Ingegneria avvertita già negli anni Trenta, come testimoniano le proposte formulate su iniziativa di docenti quali Gastone Avolio de Martino e Girolamo Ippolito: tuttavia è nel decennio successivo che il preside Adriano Galli incarica Lugi Cosenza di progettare la sede del cosiddetto "triennio". Negli anni '50, all'indomani del ridimensionamento di una prima idea che avrebbe interessato l'intera area poi destinata allo stadio San Paolo, l'apporto del progettista è determinante nella definizione del complesso attuale, che si sviluppa a partire dal piazzale lungo il viale Augusto (la posa della prima pietra risale al 1956, mentre la didattica si svolge nella nuova sede a partire dal 1965). Dall'ingresso, attraverso un luminoso atrio in cui si libra il corpo di una 'scala aperta' metallica, si accede alla corte interna, occupata da un ampio giardino e intesa come centro ideale delle attività: si tratta di un'intuizione che rielabora lo schema tipologico del chiostro, ripreso del resto in molti coevi edifici universitari americani ed europei; importante è anche il ruolo della torre principale degli istituti nel panorama urbano in rapporto con la Mostra d'Oltremare, nonché i volumi sinuosi dei corpi della biblioteca e dell'aula magna. Si deve a Cosenza anche la trama dei mosaici policromi prospicienti l'ingresso e il cortile, realizzati rispettivamente da Paolo Ricci e Domenico Spinosa.

La sede di via Claudio (1969-80)

Via Claudio

Il complesso di Via Claudio, completato nel 1980 (l'appalto risale al 1969), fu concepito da Luigi Cosenza come un insieme articolato di più edifici, messo in relazione con un lotto dal contorno trapezoidale e con una variazione di quote determinante nella definizione della tipologia. Il protrarsi dei tempi di realizzazione e gli inserimenti attuati in corso d'opera hanno determinato un profilo più frammentato rispetto a quello dell'edificio di Piazzale Tecchio, ma reso vivace dal contrasto fra le tre aule grandi disposte su due livelli e le aule più piccole, separate da un cortile. Particolare importanza riveste inoltre lo stretto rapporto tra i vari corpi di fabbrica e il verde in cui si inseriscono, che rappresenta un tema indissolubile dall'architettura.

La sede di via Nuova Agnano (2001)

Via Nuova Agnano

Il complesso di Via Nuova Agnano sorge su progetto dell'architetto Pasquale Manduca, dopo appena due anni di lavori (l'intervento è conseguenza di un accordo stipulato nel 1999 tra l'Università Federico II e il Gruppo Giustino). L'idea di edificare un'ulteriore sede della Facoltà di Ingegneria corrispondeva alla volontà di attuare la decongestione delle strutture esistenti e assecondava le direttrici di espansione urbana verso Bagnoli. Da questo punto di vista la realizzazione della nuova struttura, che nella distribuzione funzionale e nella morfologia richiama il progetto di Luigi Cosenza per il complesso di Piazzale Tecchio, costituisce anche un fattore di contrasto al degrado dell'area.

Palazzo Gravina

Via Monteoliveto, 3 - 80134 Napoli

Palazzo Orsini di Gravina (1513-1549), fabbrica rinascimentale tra le più rilevanti della città, con aggiunte e trasformazioni significative tra Sette e Ottocento, è dal 1936 sede della ex Facoltà di Architettura. Ospita oggi aule per la didattica, la Biblioteca “Roberto Pane”, il Presidio didattico della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, l’ Area Didattica, la Biblioteca di Area Architettura, il Centro sull'Iconografia della Città Europea, il Centro per l’archivio e l’interpretazione del progetto architettonico e urbanistico contemporaneo.

Complesso dello Spirito Santo

Via Forno Vecchio, 36

Antico insieme di edifici, destinati a Conservatorio e Banco, sorti in stretta relazione con la vicina chiesa dello Spirito Santo, il complesso ha origine nella seconda metà del Cinquecento, con significative trasformazioni tra il XVII e il XVIII secolo. Subisce un radicale intervento di ristrutturazione edilizia portato avanti da Marcello Canino (1965-74). Acquisito dall’Università, ospita dalla metà degli anni Novanta strutture per la didattica e la ricerca universitaria, studi di docenti e ricercatori, la Segreteria Studenti, la Biblioteca “Marcello Canino”, il Laboratorio L.U.P.T., il Centro “Alberto Calza Bini”, il Centro “Luigi Pisciotti”.

Palazzo Latilla

via Tarsia, 31 - 80135 Napoli

Sorto come radicale rifacimento di una preesistenza, acquistata dal consigliere Latilla nel 1754, l’edificio costituisce il corpo centrale – adibito a residenza del committente – di un complesso di “case palaziate” commissionate da quest’ultimo a Mario Gioffredo. Realizzato tra il 1758 e il 1761, presenta la caratteristica articolazione del palazzo napoletano, costituita da ingresso, cortile e scala aperta disposta sulla parete di fondo del cortile. Divenuto sede universitaria dal 1988, ospita spazi per la didattica, il Centro CITTAM, il Centro Urban/Eco.

Chiesa di Donnaregina Vecchia

Vico Donnaregina 26, 80138 Napoli

Edificata a partire dal 1293 su un preesistente complesso monastico basiliano, la chiesa rappresenta un unicum nel panorama dell’architettura angioina a Napoli per la presenza di un coro soprelevato e di uno straordinario ciclo di affreschi di scuola di Pietro Cavallini. Abbandonata progressivamente nei secoli successivi, subisce manomissioni nel corso dell’Ottocento, fino al restauro diretto da Gino Chierici (1928-34). Dal 1975 ospita la Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti, oggi Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio.

Chiesa dei SS Demetrio e Bonifacio

Piazzetta Teodoro Monticelli - 80134 Napoli

Edificata tra il 1706 e il 1725 dai padri somaschi, a seguito di una serie di acquisizioni di lotti preesistenti, la chiesa si deve a Giovan Battista Nauclerio. Presenta un impianto planimetrico a croce greca, sormontato da cupola senza tamburo, mentre la facciata, frutto dell’apertura dell’attuale piazzetta Teodoro Monticelli nel 1729, è caratterizzata da un semplice portale con edicola. Restaurata dopo un lungo abbandono nel 1987, ospita l’Aula Magna del Dipartimento di Architettura.

Mezzocannone e San Marcellino

Via Mezzocannone

Complesso Universitario di San Giovanni a Teduccio

Corso Protopisani 80146 San Giovanni a Teduccio