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Ai docenti della SPSB,
Agli studenti,
Al personale TA

Carissimi,

Il Natale e la fine dell'anno solare, pur rappresentando solo una breve pausa nelle attività didattiche, scientifiche e gestionali della nostra Scuola, offrono tradizionalmente l’occasione per una riflessione serena e oggettiva su quanto si è fatto e quanto si sarebbe voluto fare nel corso dell’anno che si conclude.

Il 2020 lascia in tutti noi la convinzione che molto sia cambiato e molto cambierà ancora nei vari contesti in cui saremo chiamati ad operare dopo il superamento (ci auguriamo presto) dell'emergenza COVID. A tale riguardo desidero esprimere subito il mio più sincero ringraziamento a tutti i componenti della Scuola, in particolare al vicepresidente, al past-president, al coordinatore della commissione ISTEC, ai direttori, ai referenti didattici e di collegio, ai coordinatori delle CCD, ai componenti delle varie commissioni e degli osservatori, al personale degli uffici con i loro capiufficio e ai rappresentanti degli studenti per il grande l'impegno e lo straordinario spirito di collaborazione dimostrati in ogni condizione e circostanza. Ritengo che tutti noi dobbiamo imparare a leggere sin da subito e con attenzione i segni del presente, DI QUESTO PRESENTE, con le sue criticità e le sue sfide, per individuare le politiche e le iniziative più opportune da adottare per raggiungere gli obiettivi di qualità che ci siamo prefissati, pur nell’incertezza dei prossimi scenari. Vedo in particolare come priorità:

1) il potenziamento dell’orientamento in ingresso e in uscita, anche in rapporto alle iniziative di ateneo, e una innovazione didattica in linea con i nuovi contesti, anche attraverso una opportuna rivisitazione DEI CONTENUTI DEI CORSI, dei modelli di didattica integrativa e dei metodi di verifica dell’apprendimento;
2) il completamento dei siti web (anche in inglese) delle strutture didattiche e dei docenti;
3) una attenta progettazione e un costante monitoraggio dell’offerta formativa anche di III livello in base agli obiettivi di apprendimento attesi, alle valutazioni degli studenti e alle aspettative di occupazione;
4) la razionalizzazione delle politiche di Scuola per la programmazione didattica, il reclutamento e l’utilizzo delle risorse nel pieno rispetto delle legittime esigenze di flessibilità operativa e discrezionalità decisionale dei Dipartimenti e dei Collegi;
5) un collegamento stretto e dinamico con la società e le varie realtà culturali e territoriali attraverso un programma ricco ed articolato di manifestazioni di outreach e divulgazione scientifica.

Alla luce di quanto sopra, il mio augurio per il prossimo Natale e per l’anno nuovo è che tutti noi impariamo a trasformare le sfide e le difficoltà, che inevitabilmente dovremo affrontare, in preziosi momenti di crescita individuale e collettiva che consentano di offrire un servizio agli studenti e alla società di alta qualità ed elevato valore formativo. Auspico inoltre, in particolare per gli studenti, un tempo favorevole per la piena realizzazione e valorizzazione personale in un ambiente vivo e stimolante anche a fronte di condizioni al contorno non sempre ottimali.

Perché si raggiungano tali obiettivi sarà necessario sempre più imparare a fare sistema e a perseguire lo sviluppo armonioso delle nostre capacità professionali in quel terreno fertile di condivisione, confronto, collaborazione e concertazione che dovrà essere rappresentato dalla nostra Scuola.

Con i miei più cari saluti.


Marco d’Ischia

NEAPOLIS AUGURI