La cronaca di questi giorni ci riporta la determinazione dei vertici aziendali di Telespazio SpA, società del gruppo Finmeccanica/Thales, di chiudere la sede di Napoli (ex MARS Centre) trasferendo tutto il personale presso la sede di Roma, già a partire dal 1 dicembre 2014.

Il legame tra l'Università di Napoli Federico II e la sede di Telespazio a Napoli ha radici profonde e collocate indietro nel tempo. L'Università ha una lunga e consolidata tradizione scientifica nel campo aerospaziale, che si è evoluta con continuità dalle imprese storiche di Umberto Nobile alle ricerche spaziali nel campo della microgravità. In tale settore la scuola di Ingegneria Aerospaziale Fridericiana ha svolto un ruolo pionieristico, che ha goduto del più ampio riconoscimento internazionale. Nel 1988, l'Università ha voluto concretizzare questa esperienza come un valore per il territorio attraverso la creazione del MARS, consorzio di ricerca in microgravità, nato dalla partecipazione dell'Università e dell'Industria (allora Aeritalia, quindi Alenia, oggi Thales Alenia Space Italia).

Da allora, il MARS e l'Università hanno operato in strettissima collaborazione, raggiungendo risultati di eccellenza a livello internazionale. Oltre ai numerosi risultati scientifici, il MARS ha prodotto idee innovative che gli sono valsi importanti riconoscimenti: dalla NASA, come primo centro non statunitense a controllare esperimenti a bordo dello Shuttle; dall'ESA, che lo ha individuato quale soggetto responsabile di parte delle operazioni scientifiche europee a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. La cooperazione tra MARS ed Università è proseguita anche dopo l'assorbimento del MARS da parte di aziende di Finmeccanica, avvenuta nel 2009.

L'Ateneo Fridericiano esprime forte preoccupazione per la decisione di delocalizzare la sede di Napoli di Telespazio. La chiusura del presidio napoletano rappresenterebbe una grave mortificazione delle competenze scientifiche presenti a Napoli e nella Regione Campania, un grave colpo alle aspettative di valorizzare sul territorio esperienze consolidate in decenni di attività, anche attraverso l'intervento coordinato nell'ambito del Distretto Campano di Alta Tecnologia nel settore Aerospaziale.

L'Ateneo Fridericiano auspica una positiva e tempestiva interazione tra i vertici aziendali di Telespazio, i soggetti istituzionali deputati al governo della ricerca e degli insediamenti produttivi e gli altri operatori presenti nel territorio ed attivi nel comparto aerospaziale affinché possa essere riconsiderata questa decisione.

L'Ateneo si rende disponibile ad essere parte attiva nella individuazione di soluzioni che salvaguardino la presenza di Telespazio nel territorio campano.